Mar. 9th, 2022

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Cowt-12 - Quarta Settimana - M3

Fandom: Bungo Stray Dogs - BEAST AU

Raiting: SAFE 

Numero Parole: 300



 

Il locale era avvolto da una quiete quasi irreale. Era stato questo il primo pensiero di Oda Sakunosuke non appena aveva varcato la porta d’ingresso. Al bancone era presente solo un ragazzo vestito di nero, intento a sorseggiare il proprio drink. Non vi fece molto caso, andando a sedersi sul solito sgabello e ordinando un cocktail. Aveva così tanti pensieri per la testa.


“Giornata dura?” il ragazzino a qualche metro da lui gli aveva inaspettatamente rivolto la parola e lo stava fissando con cordialità. Oda notò solo in quel momento come parte del viso del più giovane fosse celata da dei bendaggi, forse si era ferito. Non erano comunque affari suoi.


“Ci conosciamo?” domandò solo per non sembrare scortese; 


“No. Non ci siamo mai incontrati prima.” ammise incrociando il suo sguardo “E’ la prima volta che vengo in questo bar, che bevo qui o che ci parliamo Odasaku


“Odasaku?” il rosso era confuso;


“Nessuno ti ha mai chiamato così prima?”


Fu strano, una sorta di dèja-vu.


Iniziarono a parlare del più e del meno, lo sconosciuto sembrava conoscere parecchie cose sul suo conto. Fu solo dopo aver menzionato il nome di Akutagawa, però che l’identità del ragazzo gli fu chiara, Dazai Osamu, aveva di fronte il Boss della Port Mafia. Come aveva potuto non riconoscerlo. Era il demone che terrorizzava la città di Yokohama, un essere spietato privo di umanità. Era pericoloso, doveva stare in guardia.


“Odasaku, poco fa mi hai chiesto perché ho attirato Akutagawa al Quartier generale della Port Mafia. l’ho fatto per proteggere questo mondo” 


Quelle parole non avevano il minimo senso, stava solo cercando di confonderlo. Quell’incontro, quella riunione informale poteva dichiararsi conclusa.


“Odasaku ascolta io…” 


“Non chiamarmi più Odasaku. I miei nemici non hanno motivo per chiamarmi in questo modo”


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Cowt-12 - Quarta Settimana - M3

Fandom: Haikyuu

Raiting: SAFE 

Numero Parole: 300









Durante il suo ritiro in Brasile, Hinata Shouyou si era domandato spesso come sarebbe stato rivedere Kageyama dopo tutto quel tempo, se la lontananza avrebbe cambiato in qualche modo le cose fra loro. Certo, da quando era rientrato in Giappone, l’esca aveva avuto modo di vedere l’ex compagno di squadra comparire spesso in tv durante qualche intervista. Appena giunto all’aeroporto l’aveva visto sulla copertina di un paio di riviste sportive o più recentemente in qualche divertente spot pubblicitario (e l’avrebbe preso in giro a vita per quello, soprattutto per le sue espressioni facciali). 


L’idea di incontrare Kageyama dal vivo lo elettrizzava, ma non era solo quello, il solo pensiero lo rendeva euforico oltre ogni misura, ma anche terrorizzato.


Avrebbero nuovamente diviso il campo da gioco e questa volta come rivali. Non vedeva l’ora.


Hinata ripenso’ alla loro prima partita alle medie e poi alle stagioni trascorse alla Karasuno. Sembrava essere passata un’eternità da quei giorni fatti di bisticci e crescita personale. 


Hinata era diverso dal ragazzino che aveva lasciato il Giappone, si era allenato duramente per raggiungere quei risultati, per giocare a quei livelli. In poche parole, per essere all’altezza di Tobio, per poter combattere ad armi pari contro  il Re del campo.


Quel giorno, non appena il suo sguardo incrociò quello del setter avversario, ogni suo dubbio o timore si dissolse come neve al sole. Sorrise;


“Questa volta vincerò io”


“Non ho intenzione di perdere contro di te”


Gli era bastato specchiarsi in quegli occhi blu che di colpo ogni preoccupazione era scomparsa . Kageyama Tobio era sempre lo stesso. Non importava il tempo o la distanza, erano di nuovo insieme, questa era la sola cosa che importava.


La loro sfida era appena iniziata come una nuova stagione delle loro vite.



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Cowt-12 - Quarta Settimana - M3

Fandom: Haikyuu

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Numero Parole: 300



Non aveva pensato a quell’idiota di Hinata ogni giorno dopo il loro distacco. Assolutamente no. Non si era domandato quale tipo di allenamento speciale stesse seguendo in Brasile né gli aveva dato fastidio vederlo in quel selfie con Oikawa. Eppure, quando con un semplice messaggio l’esca della Karasuno lo aveva informato del suo ritorno non aveva potuto evitare di sorridere. 


Hinata gli era mancato, era difficile quanto impossibile da negare anche a se stesso. Era passato da doversi subire la sua rumorosa presenza al silenzio lasciato dalla sua mancanza. Così Kageyama si era dedicato all’unica cosa che in qualche modo lo avrebbe aiutato a coprire quel vuoto, ovvero la pallavolo. Nonostante la propria carriera professionistica fosse ormai avviata, e avesse un posto in nazionale praticamente assicurato, una parte di lui non sopportava l’idea che quel gamberetto fosse ancora dall’altra parte del mondo.


Quando sul calendario del campionato aveva visto lo scontro contro i MSBY Black Jacklas il suo cuore aveva mancato un battito, prima di partire a battere all’impazzata. Avrebbe sfidato la squadra di Hinata. Era arrivato il momento della resa dei conti. Avrebbero saputo chi tra loro due fosse il migliore. Era l’ennesima delle loro sfide ma questa volta portava con sé un’altra consapevolezza. Si sarebbero riuniti dopo anni di lontananza. Tobio si domandò quale mostro si sarebbe trovato davanti. Perché Hinata in fondo non era altro che quello, esattamente come lui. Erano fatti della stessa pasta, potevano trovarsi in disaccordo su molte cose ma sul campo da gioco condividevano una sintonia che mai il giovane setter aveva rivisto in altri. 


Ogni dubbio cessò quando intravide quella fugura al di là della rete. Avrebbe riconosciuto quella chioma tra mille.


Fu come se il resto del mondo fosse scomparso, esistevano solo loro.


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Cowt-12 - Quarta Settimana - M3

Fandom: Haikyuu

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Numero Parole: 300







La partita tra i MSBY Black Jackal e gli Schweiden Adlers era stata un turbinio di emozioni, come fare un giro sulle montagne russe. Erano presenti tutti gli astri nascenti della pallavolo giapponese, una generazione di mostri, come erano stati soprannominati dalla stampa. Per Hinata quella partita significava solo una cosa: avrebbe rivisto Kageyama. L’unica cosa che la giovane esca non si sarebbe mai aspettato era di trovare in quello stadio praticamente tutti i suoi ex compagni di squadra oltre che conoscenze varie. Era stata una vera reunion come non si ripeteva da anni. Dopo la partita avevano deciso di vedersi per festeggiare insieme. Era come se il tempo si fosse fermato. Hinata aveva appreso dei vari cambiamenti che avevano accolto i suoi amici - scoprire del matrimonio di Tanaka ad esempio - Tobio era rimasto in silenzio per gran parte della serata cercando di metabolizzare la sconfitta e di non rispondere alle frecciatine velate o meno che gli ex amici gli rivolgevano.


“Hinata” disse ad un certo punto, quando si trovarono soli;


“La prossima volta saremo noi a vincere”


“Ci vedremo sul tetto del mondo. Ricordi? Ce lo eravamo promesso ed ora eccoci qua. Oggi è stato fantastico mi sono divertito”


Il Re del campo si trovò ad annuire incapace di formulare un pensiero coerente. Hinata era abbagliante come il sole


“Tutto bene?” l’esca si avvicinò preoccupata per il suo silenzio.


“Certo idiota” rispose afferrandogli la mano,


“Sei tutto rosso, sicuro di star bene?” si guardarono negli occhi. Leggendo l’uno il desiderio dell’altro. Ora dovevano solo vedere chi avrebbe avuto il coraggio di fare il primo passo.


“Eccoli li ho trovati” Miya Atsumu (che si era autoinvitato a quella riunione) aveva appena rovinato l’atmosfera.


“Che succede?” chiese innocentemente mentre Kageyama gli rivolgeva l’ennesimo sguardo di sfida.






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Cowt-12 - Quarta Settimana - M3

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Numero Parole: 300







Lo aveva atteso per tutto il pomeriggio. Sapeva che prima o poi quell’uomo sarebbe entrato dalla porta. Lo stava aspettando, seduto nel solito sgabello del bar che aveva occupato in un altro tempo, un altro mondo, semplicemente un’altra vita. Osamu Dazai era il Boss della Port Mafia, il demone che regnava su Yokohama. Tutto stava procedendo secondo il piano. Ormai le varie pedine che aveva disseminato occupavano il proprio posto sulla scacchiera e lui sapeva già come muoverle per ottenere una strategia vincente. 


Tuttavia non era riuscito a trattenersi. La voglia di rivedere Odasaku era troppa, non poteva andarsene senza almeno averlo salutato. Aveva bisogno di rivederlo. Banalmente di sentire ancora una volta il suono di quella voce profonda. Specchiarsi in quello sguardo che gli aveva sempre ricordato l’oceano. Oda gli mancava, alla fine aveva ceduto e aveva deciso di incontrarlo.


Oda Sakunosuke era apparso davanti a lui e si era seduto anch’esso al solito posto, ordinando lo stesso drink. Era incredibile quante cose fossero rimaste le stesse pur essendo totalmente diverse. Solo Dazai conosceva la verità su quel mondo, solo lui aveva memoria di un passato diverso. Aveva visitato parecchi mondi e visto troppe volte morire l’amico. Era stanco di soffrire.


L’uomo che aveva davanti era un detective, uno scrittore. Odasaku stava vivendo la vita che meritava. Una vita senza di lui. Ormai l’aveva capito, l’unica possibilità per l’amico di sopravvivere era in un mondo senza di lui. Non era giusto, ma in fondo era l’essenza stessa della vita. 


“Giornata dura?” Sapeva di essere masochista, come anche che quell’incontro, quella riunione fortuita non sarebbe andata a finire bene, eppure era il suo ultimo desiderio. Bere un drink con Odasaku. Solo un’ultima volta. Non aveva bisogno d’altro.


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