Feb. 15th, 2021

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Cow-t – Seconda settimana – M2

Prompt: 003 Una storia molto breve - Hernest Hemigway

Fandom: Bungou Stray dogs

Rating: SAFE (prima guerra mondiale AU)

Numero Parole: 1677

Note: Questa storia si rifà alla vera “Storia molto breve” scritta da Hemigway. È un racconto che ho sempre adorato, quindi ecco una piccola versione in stile Bungou. Con Dazai come protagonista e Chuuya come infermiere XD Saranno leggermente OOC ma ad un certo punto la storia lo richiede XDXD

 

 

Ricordava il suono delle mitragliatrici e dei cannoni. C’era stato un boato improvviso e poi il silenzio. La sua vista aveva iniziato a tingersi di rosso e a diventare di minuto in minuto sempre più sfuocata. Si era ferito poco al di sopra del occhio destro, ma lo avrebbe scoperto solo in seguito, in quel momento il tenente Dazai, vent’anni compiuti il mese prima, stava combattendo sul fronte orientale. Lui e i suoi compagni erano caduti in un’imboscata. Nessuno era riuscito a prevedere le mosse del nemico che si era rivelato essere ancora una volta più scaltro di loro.

 

Quando aveva riaperto gli occhi il caos della battaglia era di colpo scemato ed era stato sostituito da una quiete quasi innaturale. Dazai non sapeva dove fosse, ne per quanto tempo fosse rimasto privo di conoscenza. Per qualche secondo si sentì disorientato, poi una voce lo portò bruscamente alla realtà;

 

Non muoverti troppo o finirai col cadere dal letto”

 

A parlare era stato un ragazzino coi capelli rossi, non l’aveva mai visto prima ma riconobbe subito la divisa che indossava, era un infermiere, ed apparteneva al suo reggimento. Concluse di essere stato ricoverato in un qualche ospedale. Gli venne da ridere, così tanto da farsi venire le lacrime agli occhi.

 

Ho forse detto qualcosa di divertente?”

 

Domandò l’altro avvicinandosi per leggere meglio la sua cartella clinica. Dazai notò solo in quel momento quanto fosse basso. Dovevano avere circa la stessa età ma il rosso poteva tranquillamente essere anche più giovane. In guerra non era strano trovarsi di fronte a ragazzi poco più che bambini; strappati troppo presto ai loro affetti e gettati in pasto all’esercito.

 

Nulla. Penso che dovrei ritenermi fortunato ad essere ancora vivo” sbuffò palesando un’espressione annoiata e piuttosto scocciata.

 

Qualche tempo prima, Dazai aveva pensato che arruolandosi in guerra avrebbe potuto inseguire la morte in maniera eroica, invece nonostante i suoi sforzi, continuava a sopravvivere. Aveva il corpo ormai pieno di bende e cicatrici, ma ogni volta, miracolosamente, riusciva a portare a casa la pelle.

 

Hai una gamba rotta” fece notare l’infermiere.

 

Grazie, lo vedo da me”

 

Perché ho l’impressione che tu sia solo scocciato di essere qui?

 

Non è un’impressione. Sono davvero scocciato di essere ancora vivo, preferirei essere morto in questo momento”

 

Il rosso lo guardò malissimo per qualche secondo;

 

Devi aver preso una botta in testa molto forte, forse trauma cranico”

 

La mia testa funziona benissimo”

 

Mi vuoi far credere che ti volevi suicidare?”

 

Dazai sorrise iniziando a giocare distrattamente col lenzuolo che aveva tra le mani, piegandone i bordi come un bambino capriccioso.

 

Sarebbe stata una morte sublime” ammise, alzando di colpo lo sguardo e fissando l’infermiere negli occhi.

 

Lasciatelo dire tu non sei normale”

 

Ti ringrazio per il complimento, ehm, non conosco il tuo nome”

 

A che ti serve sapere il mio nome?”

 

Andiamo, ho bisogno di conoscere il nome del infermiere che mi assisterà per tuuuutto il tempo della mia degenza in ospedale e naturalmente provvederà a soddisfare ogni mio bisogno”

 

Non voleva essere malizioso ma entrambi si resero conto del contenuto ambiguo di quelle parole;

 

Chuuya, mi chiamo Nakahara Chuuya” disse voltandosi e facendo per andarsene, era arrossito e non sapeva nemmeno il perché. L’altro sorrise;

 

Piacere Chuuya io sono Dazai Osamu”.

 

 

***

 

Secondo il medico che lo aveva visitato, avrebbe potuto lasciare l’ospedale in un paio di mesi. Oltre alla gamba rotta in più parti, il tenente Dazai aveva preso dieci punti di sutura sopra l’occhio destro, un paio sul braccio sinistro; oltre che escoriazioni varie, dovute alle schegge che lo avevano colpito ovunque sul campo di battaglia. Tutto sommato era stato fortunato, la gamba era malmessa ma almeno non si era dovuti ricorrere all’amputazione.

 

Ogni volta che Chuuya si trovava a dover medicare quel ragazzo non poteva fare a meno di sorprendersi nel vedere le numerose cicatrici che ne deturpavano il corpo. Dazai gli aveva distrattamente riferito qualche giorno prima, di avere vent’anni e di essersi arruolato appena scoppiato il conflitto quindi quasi un anno prima; come era possibile che fosse stato ferito così tante volte? Il rosso non aveva voluto credere alla storia del suicidio mancato ma tutte quelle cicatrici erano troppo sospette.

 

Non riuscì a resistere e nel bel mezzo della medicazione si trovò ad allungare la mano per toccare uno dei segni più vistosi che percorreva un terzo della schiena di Dazai. Era una linea sottile e rosata e spiccava con il candore della sua pelle. Il moro sussultò sorpreso da quel tocco ma non disse nulla. Erano gentili e delicate le mani di Chuuya mentre seguivano il corso di quel taglio. Dazai realizzò che non gli dispiaceva affatto. L’infermiere poteva continuare quella strana ispezione per tutto il tempo che avesse ritenuto opportuno.

 

Risale a otto mesi fa. Combattevamo in sul fronte francese” spiegò il moro beandosi di quelle carezze. L’infermiere annuì completamente assorto.

 

E questa invece?” chiese, toccandone una sul fianco. Dazai sorrise.

 

Una scheggia. Risale allo scoppio della guerra, ad una delle mie prime operazioni. Eravamo in quattro, in una galleria. Quando ad un certo punto il soffitto ci è crollato addosso. Non ho ancora capito se quello scoppio era stato provocato dal nemico o dalle nostre retrovie in fuga, ma mi sono gettato per salvare Atsushi e sono stato investito dall’esplosione”

 

Atsushi?”

 

Era una recluta. Aveva solo sedici anni. Era un po' la mascotte del gruppo” ammise divertito;

 

Che gli è successo?”

 

Oh si è salvato non preoccuparti, ora penso sia impegnato sul fronte belga, si è innamorato di un ufficiale e…” ma Chuuya non lo stava più ascoltando; aveva ripreso ad osservare la schiena di Dazai e le sue cicatrici. Era splendido, come se stesse guardando un bellissimo quadro che qualcuno, per ripicca, avesse deciso di deturpare.

 

Perchè vuoi morire?”

 

Era da tempo che quella domanda gli ronzava in testa ed ora si era presentata l’occasione giusta; era una situazione già abbastanza intima e imbarazzante del resto.

 

Penso che solo conoscendo la morte si possa arrivare ad apprezzare la vita”

 

Ieri un ragazzo, aveva solo un paio di anni più di noi, mi è morto tra le braccia. Aveva il corpo al settanta percento coperto da ustioni, delirava, penso che fino al suo ultimo respiro abbia sofferto le pene dell’inferno. Siamo in guerra Dazai. Affronto la morte tutti i giorni, non posso accettare di sentire questi discorsi. Ti prego smettila”

 

Scusa ma ho semplicemente risposto alla tua domanda” si limitò a dire sbuffando.

 

Trovo solo triste che tu non abbia nulla al quale aggrapparti. Non c’è qualcosa per cui valga la pena di vivere?”

 

Dazai si voltò quel tanto che bastava per incontrare lo sguardo di Chuuya, non gli era mai sembrato così triste e stanco.

 

Per uno come me non esiste redenzione, sono solo un assassino. Uccidere è il mio solo talento” provò a spiegare

 

Per tutti esiste redenzione. Soprattutto ora” e abbozzò un sorriso

 

Non credo di meritarla”

 

Questa guerra non durerà per sempre. Non sarai costretto ad uccidere per sempre.”

 

Non si dissero altro. Chuuya finì con cura di medicare la schiena e la gamba di Dazai. Prima di andare si guardarono ancora negli occhi, entrambi sapevano che ci sarebbe stato molto altro di cui parlare ma non quel giorno. Era ancora troppo presto, il seme dei sentimenti che nutrivano l’uno per l’altro era stato piantato ma serviva del tempo prima che potesse germogliare.

 

***

 

Dopo un mese di degenza Dazai ottene il permesso di uscire almeno per qualche ora. Gli avevano messo a disposizione una carrozzina e con quella poteva lasciare la clinica ospedaliera a suo piacimento. Il più delle volte però aspettava che Chuuya fosse libero e che lo accompagnasse. L’ospedale in cui si trovavano era situato vicino ad un lago. Era una cornice perfetta per quei loro “appuntamenti”. Non facevano niente di speciale, il più delle volte si limitavano a passeggiare avanti e indietro. Parlavano di tutto e niente. Avevano scoperto di non aver praticamente nulla in comune e battibeccavano su ogni cosa eppure, a modo loro, erano felici. Avevano trovato una sorta di equilibrio e non erano disposti a rinunciarvi. Sul fronte sentimentale, fino a quel momento c’erano stati solo timidi sorrisi e un leggero sfiorarsi di mani. Puntualmente, quando sembrava che stesse per accadere altro venivano interrotti da qualcosa o qualcuno.

 

Entrambi avevano capito da tempo di desiderarsi. Soprattutto Dazai da ex latin lover si era accorto subito che i sentimenti che nutriva verso Chuuya erano qualcosa di più ed era intenzionato a non rovinare tutto. Per l’infermiere invece si trattava del primo amore, non sapeva bene come comportarsi ed era terrorizzato dal poter dire o fare qualcosa di sbagliato.

 

Cosa farai una volta dimesso?”

 

Erano seduti su una delle numerose panchine in riva al lago e stavano osservando il tramonto. L’uno accanto all’altro. Dazai non si mosse, si prese qualche istante prima di fare un lungo respiro e rispondere;

 

Penso che tornerò a casa, accetterò il congedo che mi è stato offerto”

 

Capisco”

 

C’era delusione nel tono di voce di Chuuya e l’altro se ne era accorto. Allungò la mano fino a sfiorare quella del rosso. A quel contatto inaspettato e piacevole entrambi rabbrividirono.

 

Vieni con me”

 

Cosa?!”

 

Chuuya era rimasto letteralmente senza parole, non si aspettava un’uscita simile ma a ben vedere era in linea col carattere particolare di Dazai;

 

Sposami Chuuya”

 

In quel momento il rosso aveva così tanti dubbi e domande che gli affollavano la mente, aveva capito bene, gli aveva davvero chiesto di sposarlo?

 

Si” mormorò prima di scoppiare a piangere

 

Hai davvero accettato?” Dazai sembrava più sorpreso di lui.

 

Chuuya annuì.

 

Ho davvero accettato brutto idiota. Sai che stiamo facendo una pazzia vero?”

 

Non mi importa. Hai detto tu che dovevo trovarmi una ragione per vivere. Che ne dici di diventarla tu?”

 

Sugellarono quella promessa con un timido bacio. Forse la loro storia avrebbe potuto avere un epilogo felice, si erano conosciuti in guerra ma nulla poteva impedire loro di aver trovato la pace.

 

 

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