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London Bridge is Falling Down
Cowt-14 Quarta Settimana - M2 “Simboli e Archetipi” - Ponte
Fandom: Moriarty the Patriot
Numero parole: 696
La luna era alta nel cielo, riflessa nelle acque scure del Tamigi. Il vento tagliava l’aria come una lama, facendo ondeggiare i mantelli dei due uomini fermi al centro del ponte. Sherlock Holmes e William James Moriarty si fronteggiavano, occhi negli occhi, mentre Londra intera tratteneva il respiro senza saperlo.
“È finita, Moriarty,” disse Sherlock, con un’inflessione che tradiva più emozione di quanto avrebbe voluto. “Se salti, il tuo piano si realizzerà. Il mondo avrà il suo mostro e io il mio ruolo di eroe.”
William sorrise, un’ombra di malinconia a increspare le sue labbra. “È proprio questo il punto, Sherlock. Questo mondo ha bisogno di una conclusione. E io… io sono disposto a fornirla” è sempre stato questo il mio piano e lo sai benissimo.
Fece un passo indietro. Il cigolio del legno sotto i suoi piedi.
Sherlock avanzò di scatto, la mascella serrata. “Non posso permetterlo. Non in questo modo” non è giusto, non voglio che finisca così
William lo osservò per un lungo istante. Non con sufficienza, non con sfida, ma con un’inconfondibile dolcezza. Non gli era mai capitato con nessuno. Era come se vedesse in Sherlock l’unica persona al mondo capace di comprenderlo davvero.
Era così, erano due facce della stessa medaglia, due pedine sulla scacchiera con cui lui aveva giocato, si era divertito a condurre su quel ponte. Aveva già deciso il finale per entrambi.
“Eppure sai che è l’unica strada,” sussurrò.
Il vento soffiò più forte, scompigliando i capelli di entrambi. Sherlock sentì il cuore martellargli nel petto con un’intensità insopportabile. Non gli era mai importato di perdere un avversario. Ma William… Liam non era solo un avversario.
“Perché devo essere io a fermarti?” domandò, la voce tesa. Sapeva benissimo la risposta a quella domanda ma fino all’ultimo sperò di udire qualcosa di diverso.
William rise, appena. “Perché sei l’unico che può farlo” il solo al mio livello. La mia metà perfetta, la mia nemesi.
Un ultimo passo indietro. Le sue dita sfiorarono il bordo del ponte. Sherlock si mosse prima che fosse troppo tardi. Un braccio si allungò, afferrò il polso di William con forza.
Il mondo si fermò.
Gli occhi rossi di Moriarty si spalancarono, sorpresi. Sherlock stringeva con tutta la forza che aveva, le nocche bianche.
“Non ti lascerò cadere,” disse, con una determinazione incrollabile.
William inspirò piano, quasi con stupore. Poi, con un gesto improvviso e crudele, sciolse la presa.
Sherlock sentì il vuoto riempirsi del suo respiro spezzato mentre il suo Liam precipitava nel buio.
Holmes si mosse prima ancora di pensare. Il mondo attorno a lui si dissolse. Non c’erano più Londra, il crimine, la giustizia. Solo William che precipitava e il suo corpo che aveva reagito istintivamente.
Si lanciò, seguendolo nell’oscurità.
L’aria gli ruggì nelle orecchie mentre il vento gli strappava il respiro. Il Tamigi si avvicinava troppo in fretta. Vedeva Liam sotto di lui, la sua figura che sprofondava nel buio. Allungò il braccio, le dita tese. Lo afferrò al volo.
“Ti ho preso finalmente”
Poi l’acqua li travolse.
Il gelo fu un colpo brutale al petto. Sherlock lottò per risalire, i polmoni in fiamme. William era lì, a pochi metri da lui, trascinato dalla corrente. Si spinse in avanti, ignorando la corrente e gli afferrò il polso con forza.
Liam sussultò, gli occhi spalancati per la sorpresa. “Holmes…?” mormorò prima di svenire definitivamente.
Sherlock lo strinse più forte.
“Non ti lascerò andare.” non ora che ti ho finalmente catturato
La corrente cercava di dividerli, ma Holmes non mollò la presa. Con uno sforzo disperato, nuotò verso la riva, trascinando Moriarty con sé. L’acqua era pesante, crudele, pronta a risucchiarli entrambi. Il detective però non aveva mai creduto nel destino. Si rifiutava di perdere William James Moriarty, il Signore del Crimine non poteva andarsene in quel modo.
Con un ultimo colpo di reni, emerse, il respiro spezzato dall’aria gelida.
Fu allora che vennero salvati da un piccolo battello. Era stato attirato dalla nebbia e dalle voci provenienti dal ponte in costruzione.
“Dove siete diretto?” domandò Holmes cercando di riprendere fiato.
“Stati Uniti d’America” il detective sorrise
“Vi spiace darci un passaggio?”