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Cow-t 11 – Terza settimana – M2

Prompt: 001 Assedio

Fandom: Bungou Stray Dogs

Rating: SAFE

Numero Parole: 4678

Note: Contiene SPOILER se non siete in pari con il manga!! Ambientato in un arco temporale appena successivo a quello attuale degli Angeli della Decadenza. Si parte dalla mia personale speranza di come si evolveranno gli eventi, ovvero Chuuya e Atsushi che in qualche modo assalteranno Meursault per recuperare Dazai. Un Canon Divergence, attendendo che Asagiri ci dia qualche gioia XD



L’attacco era avvenuto in piena notte, ma per Dazai poteva anche essere mattina o mezzogiorno, non faceva alcuna differenza. Stando rinchiuso in quella prigione aveva perso qualsiasi cognizione del tempo. Le sue giornate trascorrevano tutte uguali, in quella gabbia nella quale aveva deciso volontariamente di entrare. Era stato tutto un suo piano, messo in atto grazie al fondamentale aiuto di Ango, per tentate di contrastare quel criminale di Fyodor Dostoevskij. Gli era sembrata la soluzione più logica, migliore. Stando dietro le sbarre avrebbe potuto tenere sotto controllo il nemico ma anche bloccare i suoi piani alla radice. Entrambi erano probabilmente due degli individui più intelligenti al mondo, dei geni, tanto da aver escogitato un codice di comunicazione tutto loro che nemmeno le guardie erano state in grado di decriptare.

Dazai non aveva alcun dubbio sul fatto che la sua strategia si sarebbe rivelata vincente, si fidava dei suoi compagni dell’Agenzia, aveva cieca fiducia in Atsushi-kun e sapeva che insieme ad Akutagawa sarebbero stati una coppia perfetta, non avrebbero deluso le sue aspettative. In aggiunta a questo, Dazai poteva contare sul fatto di conoscere molto bene anche la Port Mafia, non solo per quanto riguardava i suoi componenti ma anche come modus operandi, gerarchia, struttura. Avendo fatto parte di entrambe le Organizzazioni più potenti di Yokohama, avrebbe sfruttato le sue conoscenze per mettere i bastoni fra le ruote a quel russo e al suo piano per recuperare il Libro.

Ben presto però la situazione si era fatta più ingarbugliata del previsto. Kamui finalmente aveva mostrato il suo vero volto e aveva quasi ucciso Akutagawa. L’unica cosa che Dazai non era riuscito a prevedere era stata la natura del potere di Stocker. Tuttavia non se ne era preoccupato più di tanto, una volta uscito da lì gli sarebbe bastato toccare quel uomo per annullare il tutto.

Ad un certo punto però, Ango aveva smesso di rispondere ai suoi messaggi in codice. Avevano trovato un modo segreto e unico per comunicare e l’ex mafioso era sempre in grado di capire quando ma soprattutto se, l’impiegato governativo avesse ricevuto o meno le sue disposizioni.

Per un paio di giorni non se ne era preoccupato ma poi aveva iniziato ad impensierirsi. Dazai scalpitava dalla voglia di sapere che diavolo stesse succedendo al di fuori, i suoi amici erano forse in pericolo? Era successo qualcosa che non aveva previsto? Fyodor sembrava tranquillo ma il moro aveva capito come anche lui stesse facendo il possibile per nascondere i primi segni di nervosismo. Sembrava che entrambi fossero stati veramente tagliati fuori dai giochi e la cosa non poteva che essere preoccupante.

Poi era avvenuta la prima esplosione. Dazai aveva pensato ad ogni scenario possibile, almeno una decina di soluzioni avevano attraversato la sua mente in quel momento, per questo non poté proprio evitare di scoppiare a ridere sguaiatamente quando si trovò davanti agli occhi Chuuya a Atsushi, che erano appena atterrati sopra la sua cella e ora si stavano adoperando per entrarvi;

Ah si può sapere che hai da ridere deficiente?”

Dazai-san tutto bene?”

Aveva guardato entrambi per poi asciugarsi le lacrime e sorridere con il suo solito ghigno beffardo;

Sapete che siete in ritardo di almeno un paio di giorni?”

In realtà, Dazai era davvero felice di vederli e sollevato che stessero entrambi bene, però non aveva proprio potuto evitare di cogliere la palla al balzo e infastidirli, soprattutto gli era mancato provocare Chuuya, viste le reazioni del altro. Era uno dei suoi passatempi preferiti e non ci avrebbe mai rinunciato. Il rosso infatti esplose subito, dando un pugno alla parete, mandando schegge ovunque oltre che provocare l’ennesimo assordante boato. Atsushi sembrava solo preoccupato che quei due potessero iniziare a litigare da un momento all’altro. Erano nel bel mezzo di un salvataggio e Nakahara-san doveva calmarsi. Almeno erano riusciti ad arrivare ed entrare nella cella del moro senza incontrare troppe difficoltà.

Dannato. Sappi che sono qui solo perché mi è stato ordinato dal Boss. Fosse stato per me ti avrei lasciato marcire in questa scatola e buttato per sempre la chiave”

Certo, certo, anche tu mi sei mancato” disse ignorandolo completamente e raggiungendo il giovane ragazzo tigre, mettendogli un braccio intorno alle spalle;

Allora Atsushi-kun, spiegami la situazione” il ragazzino arrossì di colpo mentre Chuuya stava ancora dando in escandescenza dietro di loro;

Te la spiego io la situazione. Fuori sta letteralmente succedendo il finimondo, ma credo che in fondo tu lo sappia già”

Dazai annuì sovrappensiero.

Akutagawa?”

Domandò ignorando nuovamente Chuuya per poi tornare a prestare tutta la sua attenzione su Atsushi. Il ragazzino si rabbuiò di colpo, il suo sguardo per un attimo si fece distante, spento, stava ricordando cose spiacevoli, le immagini dello scontro con Kamui ancora tormentavano la sua mente. Il senso di colpa per non essere riuscito a fare di più, l’essere finito col farsi salvare per l’ennesima volta non gli dava pace. Soprattutto dopo aver saputo della sorte toccata ad Akutagawa.

Dazai intuiva come quella situazione non doveva essere stata facile per Atsushi, ma faceva tutto parte del suo piano. Akutagawa doveva in qualche modo cadere, solo in questo modo avrebbe potuto tornare, risorgere ancora più forte di prima per scatenarsi insieme alla tigre sfoderando tutta la loro forza.

Lui ecco è…”

Ma non riuscì a terminare la frase che una nuova esplosione li fece voltare. Chuuya utilizzò la gravità per bloccare un’ondata di detriti che stava per cadere su di loro. Per quanto sarebbe stato piacevole e appagante vedere Dazai sepolto dalle macerie, gli ordini erano di riportarlo a Yokohama tutto interno. Non aveva mai disobbedito ad un ordine del Boss e non avrebbe certo iniziato ora.

Non abbiamo tempo da perdere in chiacchiere. Jinko ti spiegherà la situazione strada facendo ora dobbiamo andare, prima che si scateni l’inferno”

Dazai non poté evitare di sorridere; però fece come detto, liberandosi facilmente delle manette magnetiche che lo bloccavano. Atsushi non si era nemmeno accorto che le indossasse, era ancora distratto da tutti quei pensieri su Akutagawa. Chuuya intanto aveva aperto un varco nella parete, non potendo utilizzare la gravità per tornare da dove erano arrivati. Così si erano ritrovati in una sorta di stanza, sembrava quasi un ufficio, c’erano solo un tavolo e un paio di sedie. Dazai si mosse a passo sicuro verso la prima porta disponibile e digitò il codice di sblocco.

Atsushi era senza parole, mentre fissava a bocca spalancata il suo senpai, non riusciva ancora a non meravigliarsi di fronte alle capacità di Dazai-san. Chuuya invece sbuffò infastidito; quel idiota avrebbe potuto andarsene da quella cazzo di prigione quando voleva, non capiva perché fossero dovuti intervenire loro per farlo evadere. Era stato uno spreco di tempo e risorse.

Vogliamo andare?”

Chiese aprendo un altro passaggio attraverso una parete, dopo aver superato il moro dandogli una spallata.

Non riesci proprio a passare inosservato vero?”

Lo provocò Dazai.

Per una volta potresti semplicemente restare in silenzio e lasciarti salvare?”

Oh Chuuya, sei il mio principe venuto a liberarmi”

Atsushi in quel momento non sapeva davvero se scoppiare a ridere o mettersi a piangere. Non aveva mai visto Dazai insieme al suo ex partner. Aveva sentito parlare della loro partnership solo attraverso le parole di Akutagawa, che con reverenza mista a rispetto, li aveva sempre descritti come un duo spaventoso e invincibile. L’immagine della terribile Soukoku che Atsushi aveva davanti agli occhi non poteva essere più diversa. Dazai e Nakahara Chuuya-san sembravano litigare esattamente come lui e il mastino della Port Mafia. Come sempre, il solo pensare ad Akutagawa faceva male. Quando aveva scoperto che non era morto il suo cuore aveva fatto mille e più capriole per la gioia. Il suo entusiasmo però era presto scemato quando aveva appreso quale sorte gli fosse toccata. Essere stato vampirizzato era un destino anche peggiore, era finito con l’attaccare i suoi ex compagni della Port Mafia, la sua stessa sorella. Ricordò come si era sentito quando era caduto sotto il controllo mentale di Q, quando aveva attaccato per sbaglio Naomi-chan e Haruno-san. Non voleva immaginare cosa avrebbe provato il suo acerrimo rivale una volta rinsavito.

Intanto, a Yokohama, la situazione con Kamui e i Cani da Caccia era degenerata in fretta, per questo il Boss Mori aveva esteso quella sorta di accordo con il Presidente Fukuzawa-dono. Lo scopo di quella strana alleanza sarebbe stato quello di recarsi in Europa e recuperare Dazai, il solo che grazie alla sua Abilità di annullamento avrebbe potuto salvare la città da quel esercito di mostri. Così Atsushi e Chuuya con l’aiuto di Sakaguchi Ango e Fitzgerarld erano riusciti a trovare l’ubicazione della prigione ed avevano iniziato quella missione di salvataggio.

Atsushi fissava ancora incredulo i due uomini davanti a lui che litigavano come bambini. Lui e Akutagawa di certo non erano così infantili.

Tutto questo mi ha riportato alla mente quella volta al casinò” esordì Dazai ad un certo punto, stavano ancora camminando per una serie di corridoi che sembravano non avere mai fine.

Quale?”

Quando mi sono infiltrato con maestria e…”

Punto primo: penso che tu ti stia riferendo all’Operazione Circo non casinò. Punto secondo: tu non ti infiltri, sei troppo pigro per quello, hai quel fastidioso vizio di lasciarti catturare per entrare nel covo nemico”

Dazai tornò a sorridere e a Chuuya venne solo una gran voglia di prenderlo a pugni.

Le mie strategie hanno sempre funzionato e lo sai”

Atsushi vide come il rosso ingoiò il rospo e arrossì lievemente. Era bastata una semplice frase di Dazai per placarlo come ne era bastata una per aizzarlo.

Comunque sono sorpreso che voi due andiate così d’accordo” concluse voltandosi per fissare i suoi salvatori.

Chuuya sbuffò distogliendo immediatamente lo sguardo.

Ah? Sono qui solo per ordine del Boss”

Lo hai già detto Chibi non essere ripetitivo”

Ehm ecco io sono qui per riportarti a casa Dazai-san e perché abbiamo bisogno del tuo potere per annullare quello di Stocker” il moro sorrise comprensivo;

Vedi Chuuya, almeno Atsushi-kun ha ammesso di essere qui per salvare Akutagawa”

Ma veramente non ho detto questo”

Le sue parole però si persero nell’etere visto che i due avevano ripreso a battibeccare e ad ignorarlo.

Continuarono così ancora per qualche metro;

Allora, avete idea di come fare a fuggire da questo posto?” chiese ad un certo punto Dazai.

Ci siamo lanciati da un elicottero e poi abbiamo usato l’Abilità di Chuuya-san per entrare. Per il resto abbiamo pensato di improvvisare”

Ammise candidamente Atsushi;

In realtà brutto idiota non abbiamo preparato un piano perché sapevo che tanto tu ne avevi già pronto uno, o sbaglio?”

Dazai allargò il suo ghigno.

Bravo il mio cane. Si ho pensato a circa trecento possibili piani di fuga da questa struttura, nonostante durante il mio arrivo fossi stato sedato e bendato sono riuscito approssimativamente a farmi un’idea della pianta di questo edificio e come uscirne”

Chuuya sorrise di rimando mentre Atsushi era sempre più a bocca aperta, iniziava a comprendere come quei due fossero diventati così famosi e temuti, erano davvero troppo scaltri, lui era sempre stato più tipo da improvvisazione. Sarebbero dovuti passare anni prima che lui a Akutagawa potessero anche solo aspirare a raggiungere quel livello.

Di nuovo era tornato a pensare a quel ragazzo, era da un po' che succedeva anche se ultimamente gli capitava fin troppo spesso. All’inizio aveva pensato fosse semplicemente senso di colpa, insomma aveva strappato ad Akutagawa la promessa di non uccidere nessuno fino al loro prossimo scontro e poi, durante la lotta contro Kamui si era fatto salvare da lui. Atsushi era solo potuto fuggire abbandonandolo così al suo destino. Quella sera, dopo che Ango lo aveva recuperato, si era chiuso nella stanza che gli era stata data a disposizione e aveva pianto. Era da un po' che non gli accadeva e sembrava quasi un dejà-vu dei tempi in cui stava all’orfanotrofio. Era stato per la frustrazione, il nervoso e la rabbia per non essere riuscito a fare di più. Pensava inoltre di aver deluso in qualche modo Dazai-san con il suo comportamento. Ango aveva provato a rassicurarlo il giorno seguente, poi non c’era stato tempo e si era ritrovato seduto su un volo segreto insieme a Chuuya-san, diretto verso l’Europa.

Non aveva mai incontrato l’ex partner di Dazai prima e un po' doveva ammettere di essere intimorito da quell’uomo o più che altro da ciò che gli era stato raccontato su di lui. A vederlo ora invece, mentre litigava con il suo senpai non poteva fare altro che sorridere. Infiltrarsi in quella prigione col senno di poi, era stato fin troppo semplice, nessuno di loro credeva che anche per lasciarla sarebbe stato altrettanto.

Se svoltiamo a sinistra, ci saranno come minimo altri cinquanta livelli prima di raggiungere la superficie”

Concluse Dazai una volta raggiunta l’ennesima biforcazione;

E se andiamo a destra?”

Aveva domandato innocentemente Atsushi;

cinquantuno”

A parlare era stata una voce alle loro spalle. Dazai sorrise mentre Chuuya e il ragazzo tigre si preparavano ad uno scontro. Fyodor e un paio di altri prigionieri erano a pochi passi da loro.

Spero che non vi dispiaccia se ho approfittato della confusione creata dalla vostra intrusione per liberare me stesso ed un paio di mie vecchie conoscenze”

Dazai fece un passo avanti appoggiando una mano sulla spalla di Chuuya per calmarlo e annullare qualsiasi attacco a sorpresa avesse tentato di fare.

Prego prego, siamo tutti nella stessa barca giusto? Perché non collaboriamo per trovare l’uscita?”

Fyodor sorrise di rimando;

La trovo una splendida idea”

Così si erano ritrovati a cercare una via di fuga insieme a Fyodor e gli altri prigionieri, che Atsushi e Chuuya non conoscevano. Dazai sembrava essere perfettamente a suo agio in quella situazione, erano loro che faticavano a mantenere la calma.

Nakahara-san” si era avvicinato il più giovane “non mi fido di Dostoevskij è pur sempre un sottoposto di Kamui”

Nemmeno io Jinko ma confido che quel idiota abbia un piano anche in questo caso”

Si fida davvero molto di Dazai-san” Atsushi come al solito aveva parlato senza riflettere, beccandosi uno sguardo seccato da parte del rosso;

Non è che mi fidi, credo solo che la sua schifosa intelligenza sia utile per uscire da situazioni scomode come questa”

Sperò che quel ragazzino si accontentasse di quella spiegazione, sarebbe stato troppo complicato e fuori luogo parlare di come finisse ogni dannatissima volta con l’affidarsi completamente a Dazai. Jinko non lo doveva sapere, o perlomeno non in quel momento. Non sapeva perché, ma stare troppo vicino a quel moccioso dell’Agenzia lo faceva sentire a disagio. Poteva intuire però perché avesse suscitato l’interesse di Akutagawa. Per quello che aveva avuto modo di vedere, in quel poco tempo trascorso insieme, Nakajima Atsushi era quanto di più diverso ci fosse dal possessore di Rashomon. Eppure Dazai con lungimiranza aveva creato una potente arma dalla collaborazione tra quei due ragazzini. Era arrossito, ripensando a quando lui e quel idiota avevano diciotto anni. Si era ricomposto subito, quello era stato anche l’anno in cui Dazai se ne era andato, abbandonando non solo la Port Mafia, ma anche lui.

Va tutto bene Nakahara-san?”

Jinko si era fatto più vicino e ora lo osservava con sincera preoccupazione. Dostoevskij intanto si limitava a studiarli da lontano senza proferire parola.

Dazai non aveva smesso di tenere sotto controllo l’intera situazione. Aveva volontariamente scelto il percorso più lungo per raggiungere la superficie, questo perché sperava di guadagnare del tempo per capire il nuovo piano del russo. La loro partita a scacchi non era ancora terminata, avevano solo spostato di poco la scacchiera e le pedine ma nessuno dei due sembrava essere intenzionato a perdere.

Osservò per qualche istante Chuuya e Atsushi, aveva sempre saputo che sarebbero stati loro a liberato, tuttavia non aveva potuto fare a meno di sorprendersi di fronte al loro affiatamento. Dazai si rese conto solo in quel momento, che quei due erano le persone a lui più vicine, se si escludeva Ango, ma l’impiegato governativo era di tutt’altra categoria.

Sakaguchi Ango faceva parte di un passato che Dazai in quel momento avrebbe preferito dimenticare perché le ferite che quei ricordi riaprivano facevano ancora male. Con il tempo forse avrebbe perdonato Ango per tutto, ma era ancora presto, bisognava per prima cosa uscire vivi da quella prigione, poi ci avrebbe pensato.

Atsushi era il suo nuovo discepolo, aveva sbagliato tutto con Akutagawa e stava cercando di fare del suo meglio con il giovane ragazzo tigre. Il vero colpo di genio era stato quello di farli collaborare per creare una nuova versione della Soukoku che si sarebbe rivelata fondamentale per la seconda parte di questo suo piano.

Chuuya invece era un altro paio di maniche.

A distanza di anni, Dazai non riusciva ancora a dare una definizione a ciò che condivideva col rosso. Erano stati partner, colleghi, poi nemici e ora si erano trovati sempre più spesso a dover collaborare per il bene delle Organizzazioni per le quali lavoravano. Poi c’era stato altro, tutta quella parte della storia che nessuno conosceva, se non i diretti interessati, chi l’aveva vissuta. Lui e Chuuya che si divertivano tra le lenzuola prima di una missione sotto copertura, serate trascorse con vino e sakè poi concluse nel letto di qualche squallido motel. Baci rubati tra i corridoi della Port Mafia e i sospiri rassegnati di Hirotsu dopo che li aveva interrotti per l’ennesima volta. Chuuya era stato questo e molto altro per Dazai. In una maniera molto contorta lui teneva al rosso come anche ad Atsushi-kun, non avrebbe mai voluto metterli in una simile situazione di pericolo. Non erano bambini e sapevano benissimo difendersi, ma dopo aver perso Odasaku, e ricordava ancora benissimo la sensazione di stringere il suo corpo morente, Dazai aveva giurato a se stesso che avrebbe fatto il possibile per evitare di perdere un’altra persona a lui cara.

Per questo quando avvertì il suono di una pistola caricarsi non ci pensò due volte, afferrò Atsushi per un braccio spostandolo contro la parete e cercò di raggiungere Chuuya. Anche il rosso aveva intuito qualcosa ma non era stato abbastanza veloce nel attivare il suo potere. Dazai era stato colpito di striscio ad un braccio e la sua divisa bianca si stava velocemente macchiando di sangue.

Sei un idiota. Jinko ha il potere rigenerante della tigre e io controllo la gravità perché cazzo ti sei dovuto mettere in mezzo?!” ma era bastato uno sguardo di Dazai perché capisse. Come sempre non servivano parole inutili tra loro.

Oda Sakunosuke. Dazai aveva già perso una persona importante per lui. Quell’uomo stando al rapporto che Chuuya aveva letto, gli era morto letteralmente tra le braccia. Era per lui che quel idiota aveva abbandonato la Port Mafia. Quando il rosso lo aveva scoperto si era incazzato, ma ormai tutto ciò non aveva importanza. Qualcuno gli stava sparando addosso. Notò distrattamente che anche un paio di amici di Dostoevskij si trovavano a terra feriti. L’attacco non poteva essere partito da loro.

Atsushi utilizzò i suoi artigli per strappare un lembo di stoffa e usarlo per medicare Dazai. Mentre Chuuya faceva loro scudo con la sua Abilità. Incrociò per una frazione di secondo lo sguardo di Dostoevskij, sembrava abbastanza sorpreso ma non troppo da quel attacco improvviso. Pure Dazai sembrava troppo calmo data la situazione nella quale si trovavano.

Ohi, vuoi dirmi che sta succedendo? E non provare a svenire o giuro che ti prendo a pugni”

Voleva essere minaccioso Chuuya, ma non era riuscito a nascondere una nota di preoccupazione nella sua voce. Il colorito di Dazai si stava facendo sempre più pallido. Non poteva evitare di ripensare al passato, alle volte che aveva soccorso quel idiota dopo l’ennesimo tentativo di suicidio. Una parte di Chuuya doveva essersi abituata a vedere Dazai in fin di vita ma la verità era che ogni volta la cosa lo destabilizzava. Non aveva mai potuto sopportare questo suo hobby perverso né approvarlo. Con il tempo si era semplicemente arreso. Aveva sperato che con la sua nuova vita quel lato del suo carattere fosse scomparso, invece dopo quattro anni di lontananza si era ritrovato ad avere a che fare con lo stesso Dazai che tormentava i suoi ricordi. Era meno cinico e spietato. L’aveva capito da come si era preoccupato per Atsushi, cosa che ad esempio con Akutagawa non aveva mai fatto. Però per quanto una persona potesse cambiare Dazai sarebbe sempre rimasto lo stesso. Anche i sentimenti che provava per lui non erano mutati. Quando si erano rivisti dopo anni voleva veramente ammazzarlo. Aveva capito solo con uno sguardo di essere ancora innamorato di lui e per Chuuya era troppo da sopportare. Ora, mentre lo osservava seduto a terra tra le braccia di Atsushi non poteva proprio fare a meno di preoccuparsi. Giurò a se stesso che se anche quello fosse stato parte di un qualche piano, una volta messo piede fuori da lì lo avrebbe ammazzato per davvero.

Da che direzione provengono i proiettili?”

La voce di Dazai era arrivata alle sue orecchie come un sussurro ma fu abbastanza forte da scuoterlo dal filo dei suoi pensieri.

Ore dieci”

Il moro sorrise. Atsushi non ci stava capendo molto, era solo preoccupato e in attesa della prossima mossa.

Finalmente qualcuno sembra essersi accorto della nostra evasione”

Aveva ammesso candidamente Dazai.

Tzh sarebbe stato troppo bello pensare di poter scappare senza incontrare nessuno”

Chuuya, non ti aspettavi veramente di entrare in una prigione come Meursault e uscirne senza problemi”

Al contrario di te io sono sempre stato ottimista”

Quindi ora che si fa?!”

Atsushi era intervenuto nella conversazione prima che come solito iniziassero a battibeccare. Non sapeva dove aveva trovato il coraggio di farsi avanti, soprattutto dopo aver incrociato lo sguardo seccato di Nakahara-san.

Quanti sono?” Aveva chiesto Dazai.

Una decina”

Ce ne sono tredici mentre cinque sono appostati dietro di noi”

Era stato Dostoevskij a parlare.

Non guardatemi in quel modo, anche io non vedo l’ora di lasciare questo posto e gradirei farlo tutto intero”

Chi ti dice che te lo permetteremo eh?”

Chuuya aveva alzato la voce ma come sempre era bastato un cenno di Dazai per fermarlo.

Dobbiamo collaborare o nessuno di noi ne uscirà vivo”

Per colpa di questo idiota…”

Lo so”

Chuuya non aveva fiatato, Dazai gli aveva afferrato il polso e gli stava chiedendo con lo sguardo di fidarsi di lui. Cazzo era fottuto e già lo sapeva.

Stai per chiedermi di fare una cosa orribile vero?”

L’ex Dirigente aveva debolmente piegato le labbra in una smorfia che doveva essere l’imitazione del suo solito irritante sorriso.

La prigione è letteralmente assediata in questo momento. Se hai un piano migliore Chibi sono tutto orecchie”

Il rosso aveva digrignato i denti. Quanto avrebbe voluto levargli quel espressione dalla faccia. Se ripensava al fatto che poco prima si era così preoccupato per lui. Invece quel bastardo non solo aveva un piano, ma come sempre prevedeva l’utilizzo della sua Abilità. Chuuya odiava usare Corruzione, odiava perdere il controllo come anche il dover fare affidamento su Dazai e sul fatto che arrivasse in tempo per fermarlo.

Atsushi guardava ancora entrambi senza capire. Dostoevskij invece sorrideva, conosceva l’Abilità del ex partner di Dazai e non era affatto sorpreso che sarebbero proprio ricorsi a quello per la loro fuga.

Assedio. Come al solito la fai sembrare più tragica di quello che è” aveva mormorato, iniziando a levarsi i guanti neri;

Jinko ascoltami bene. Afferra questo idiota ammasso di bende e cercate di stare al riparo. Da qui in poi non so dirvi cosa potrebbe accadere né posso garantire per la vostra sicurezza

Atsushi aveva fatto quanto detto. Intorno a loro la pioggia di proiettili non era mai cessata. Si chiese cosa poteva mai nascondere Nakahara-san e come avrebbero potuto uscire da quella situazione che per lui sembrava solo essere disperata. Dazai appoggiato contro la sua spalla sorrideva;

Tranquillo Atsushi-kun ora vedrai il vero potere di Chuuya”

Non sapeva perché ma dopo quelle parole un brivido gli aveva attraversato la schiena. Forse era il sesto senso della tigre o altro, Atsushi comunque si era ritrovato incapace di distogliere lo sguardo dal rosso;

Portatori di una disgrazia oscura… dovete svegliarmi di nuovo”

Chuuya era partito all’attacco, sembrava una furia impazzita. Eppure era magnifico.

Quello, Atsushi-kun è il vero aspetto dell’Abilità di Chuuya”

È, è davvero incredibile, Nakahara-san è veramente incredibile”

Dazai aveva sorriso, era questa la reazione di chi non conosceva Corruzione; si ricordava di aver pensato anche lui la stessa cosa la prima volta che lo aveva visto.

Chuuya controlla i gravitoni, ha la potenza di un buco nero quel piccoletto”

Ma Dazai-san è fantastico”

Purtroppo però non riesce ad averne il controllo. Allo stato attuale Chuuya è completamente schiavo dei gravitoni, continuerà a lottare fino che non verrà consumato dal suo stesso potere”

Oddio allora Nakahara-san morirà?”

Per questo eravamo partner, solo il mio intervento e la mia Abilità possono salvarlo quando si trova in queste condizioni. È così che siamo diventati il Duo Nero, la Mafia e io abbiamo sempre sfruttato l’Abilità di Chuuya”

Non voleva essere troppo sentimentale, voleva solo spiegare ad Atsushi il potere del rosso ma aveva finito col parlare troppo.

Dazai-san dobbiamo impedirlo, devi fermarlo prima che…”

Tranquillo sono sempre arrivato in tempo”

Ma se per una volta non dovessi riuscirci?”

Era una domanda che si era posto molte, troppe volte in passato.

Abbi fiducia nel tuo senpai. Su ora vediamo a come uscire da questo posto”

Tutt’intorno a loro intanto si stava scatenando il Dio della Distruzione.

***

Nemmeno un paio di ore dopo si trovavano su di una scogliera, circondati da una distesa d’acqua immensa che sembrava non avere fine. In sottofondo si poteva udire il rumore di qualche gabbiano e l’infrangersi delle onde. Chuuya era disteso a terra svenuto, aveva completamente esaurito le sue energie. In qualche modo erano riusciti ad evadere. Non sapevano che ne fosse stato di Dostoevskij e gli altri, erano stati troppo occupati nel fermare Corruzione e scappare. Dazai osservava pensieroso l’ex partner ma anche Atsushi che stava rivolgendo ancora lo sguardo verso il mare. Entrambi avevano mille pensieri che li tormentavano.

Torneremo a Yokohama e salveremo tutti” disse il moro senza una particolare inflessione nel tono di voce. Sembrava essere solo la frase giusta da dire in quel momento.

Solo allora Atsushi si voltò nella sua direzione, lanciandogli uno sguardo stanco.

Pensi che io e Akutagawa finiremo col diventare come tu e Nakahara-san?”

Dazai aveva piegato la testa fingendo di non capire, invitandolo a continuare;

Nakahara-san si fida ciecamente di Dazai-san. Anche oggi ha messo letteralmente la sua vita nelle tue mani. Io ecco…”

Anche tu e Akutagawa arriverete a fidarvi completamente l’uno dell’altro. Ne sono sicuro. Dopotutto siete i miei adorati discepoli”

Aveva sorriso, nonostante una fitta di dolore alla spalla. Non era una frase detta per caso, Dazai lo pensava davvero. Certo, non si aspettava che nascesse qualche relazione di tipo romantico tra quei due, anche se in fondo un po' ci aveva sperato. Tornò ad osservare Chuuya, scostandogli piano una ciocca di capelli che era arrivata a coprirgli il volto. Era arrivato in tempo anche quella volta.

Hai lavorato bene Chibi. Grazie per avermi salvato” gli sussurrò ad un orecchio.

Atsushi nel frattempo era tornato ad osservare l’oceano. In lontananza un elicottero stava arrivando per recuperarli. Presto sarebbero tornati in Giappone, avrebbero sconfitto Kamui e salvato Akutagawa e tutti gli altri.

Ora che Dazai-san era tornato, Atsushi si sentiva imbattibile.

***

La prigione fortezza di Mersault intanto stava facendo la conta dei danni, per la prima volta nella sua storia, non solo qualcuno era fuggito ma avevano subito ingenti perdite. Era una situazione imbarazzante.

Una figura raggiunse l’ufficio del direttore.

Abbiamo identificato i colpevoli. È già pronto un volo diretto per Yokohama, con ordine di arresto”

L’uomo sorrise accomodandosi meglio nella sua poltrona.

Perfetto date l’ordine di partire, immediatamente. Nessuno può scappare dalla mia prigione e sperare di farla franca, questo è solo l’inizio”.

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