(Haikyuu) - Born to fly

[europa91]

 

Cowt-12 - Quarta Settimana - M3 VOLARE

Fandom: Haikyuu

Raiting: SAFE 

Numero Parole: 325

Ogni volta che Kageyama vedeva Hinata saltare rimaneva completamente senza parole. Era incredibile come quel piccolo corpicino, una volta staccatosi dal suolo, spiccasse letteralmente il volo. Tobio lo conosceva da anni, troppi. Sapeva quanto quella piccola esca potesse rivelarsi pericolosa e infatti non riusciva a levargli gli occhi di dosso. Era caduto nella sua trappola, come un ingenuo. Quella era la prima volta che si sfidavano da quando entrambi avevano raggiunto la major league. Come era la prima volta che rivedeva il proprio partner dai capelli rossi dopo tutti quegli anni di lontananza. Hinata era cambiato, non era più il ragazzino con il quale aveva combattuto alle superiori. Era cresciuto sia come giocatore che come persona e una parte di Tobio ancora faticava a ricordarlo e forse ad accettarlo. Per il momento, il setter degli Schweiden Adlers si limitava a non perdere di vista nessuno dei movimenti compiuti dal giovane centrale dai capelli rossi; sapeva quanto Shouyou potesse spiccare sul campo da gioco, in ogni senso possibile e immaginabile. 

Ogni volta che però che Tobio assisteva ad uno di quei salti, era come la prima. Hinata volava. Non avrebbe saputo descriverlo in nessun altro modo. Le braccia del ragazzo si tendevano come delle ali pronte per librarsi in aria e spiccare il volo. Ricordava bene come quando erano ancora semplici ragazzi delle medie, era bastato un salto di quel gamberetto perchè il suo cuore battesse all’impazzata. Forse si era innamorato di Hinata proprio in quel momento. La parte razionale di Tobio, quella anche più sincera, ammetteva di innamorarsi di lui ogni volta che lo vedeva combattere sul campo da gioco. Kageyama aveva poche certezze, da una parte c’era la pallavolo, dall’altra la presenza costante di Hinata al proprio fianco. Avrebbero volato insieme e lo avrebbero fatto sul tetto del mondo. Shouyou tornò con i piedi per terra e gli sorrise. Tobio ricambiò. Non servivano ulteriori parole.

“Questa volta il vincitore sarò io”