europa91: (Default)
[personal profile] europa91
 

 

 

Cow-t 12 – Quarta settimana – M2

 

Prompt: Errare Humanum est

 

Fandom: Bungou Stray Dogs

 

Rating: SAFE

 

Numero Parole: 660





 

C’era stato un momento, una breve stagione della sua vita in cui Paul Verlaine era certo di essere esente dal commettere errori. In fondo lui era un essere artificiale, era diverso dai comuni esseri umani, per quanto all’apparenza potesse somigliargli sapeva di non essere come quegli individui imperfetti che cadevano spesso preda dei propri istinti ed emozioni. Si sarebbe accorto solo in seguito di quanto fosse stato arrogante e immaturo nelle proprie convinzioni.

La prima volta che aveva perso Arthur era stato per colpa sua. Lo aveva tradito, preferendo anteporre la felicità del proprio fratello alla loro missione. Era stato il suo primo errore. Come quello di aver creduto alla morte del proprio compagno. Rimbaud era una spia eccezionale, gli aveva insegnato tutto ciò che sapeva, Verlaine avrebbe dovuto immaginare come una semplice esplosione non sarebbe bastata per liberarsi di lui.

 

Il suo secondo errore era stato aver lasciato il Giappone, l’essere tornato in Europa solo per diventare lo spietato Re degli Assassini. In fondo senza Arthur al proprio fianco c’era poco che potesse fare e sfruttare il proprio talento nell’uccidere gli era parsa la soluzione più semplice. In fondo la sua vita era sempre stata finalizzata a questo, era un’arma, era nato per portare morte e distruzione. Solo il proprio partner era sempre stato convinto del contrario.

 

Il terzo errore era stato rivelare a Chuuya il mondo in cui sconfiggerlo. Aveva cercato di fare il possibile per portare quel ragazzino dalla propria parte, mostragli la sua visione del mondo, di quella realtà che non li avrebbe mai accettati fino in fondo. Chuuya però sin dal loro primo incontro si era dimostrato diverso. Forse anche Arthur lo aveva compreso e forse proprio per questo si era lasciato sconfiggere.

 

A conti fatti quel detto, errare humanum est, poteva adattarsi benissimo anche alla propria situazione. Paul Verlaine aveva continuato a commettere sbagli che si erano via via sommati portando alla situazione attuale. Non si era pentito di nulla, se ne avesse avuto la possibilità avrebbe probabilmente rifatto le stesse scelte. Non poteva saperlo.

Aveva un solo rimpianto, ed era stato quello di non aver potuto fare nulla per salvare Arthur. Forse avrebbe cambiato solo quello, il modo in cui lo aveva sempre trattato. Si era accorto di quanto Rimbaud fosse importante per lui, di quanto lo amasse, solo nel momento in cui il moro si era sacrificato per lui, donandogli la vita. Un’esistenza che Verlaine sapeva di non meritare, che non avrebbe mai voluto vivere. Eppure eccolo lì.

 

Malgrado tutto era sopravvissuto. Era stato un mostro, una spia, un assassino ed ora aveva trovato il proprio posto come dirigente della Port Mafia. A volte il fato sapeva avere uno strano senso dell’ironia.

 

Desiderava solo una cosa, prima dell’atto finale, di quella tempesta che di li a poco li avrebbe investiti, ottenere il perdono di Chuuya. Quello sarebbe stato sufficiente. La sua anima era artificiale, non ci sarebbe stato nessun paradiso o inferno ad accoglierlo, non vi era possibilità di redenzione per i propri peccati, per espiare le proprie colpe. Non avrebbe rivisto Arthur, non si sarebbe potuto scusare ma andarsene con la consapevolezza di non essere odiato dal proprio fratello gli sarebbe bastato.

 

Si incrociarono in uno dei corridoi della sede principale della Port Mafia, era stata indetta l’ennesima riunione d’emergenza, ed entrambi erano dirigenti;

 

Sembra che quello stronzo abbia lasciato l’Organizzazione” fu tutto ciò che Chuuya disse imprecando a denti stretti. Verlaine lo fissò sorpreso, di solito lo ignorava o comunque mal tollerava la sua presenza.

 

Non può essere” rispose tranquillo. Non riusciva ad immaginare Dazai Osamu tradire la Port Mafia. Era impossibile.

 

Invece si, pare che avere partner stronzi sia l’ennesima cosa che abbiamo in comune” gli lasciò un mezzo sorriso. Verlaine annuì aprendo la porta davanti a loro.

 

Forse c’era una qualche speranza.

Errare era umano ma lui in fondo non lo era mai stato.

Profile

europa91: (Default)
europa91

April 2025

S M T W T F S
  1234 5
67 89101112
13 14 1516171819
20212223242526
27282930   

Style Credit

Expand Cut Tags

No cut tags
Page generated Jun. 28th, 2025 05:46 pm
Powered by Dreamwidth Studios