(Bungo Stray Dogs) - Une nuit à Paris
Mar. 8th, 2022 10:10 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Cowt-12 - Quarta Settimana - M3
Fandom: Bungo Stray Dogs
Raiting: SAFE
Numero Parole: 300
Due uomini stavano camminando lungo gli champs Élysée, anzi era più corretto affermare che stessero correndo; attirando l’attenzione dei passanti.
“Ci stai ancora pensando vero?” Domandò quello dai capelli corvini che stava tendando dispersamente di stare al passo del biondo a pochi metri da lui. Il suo sguardo adirato prometteva solo tempesta.
“Quel bastardo del primo ministro mi ha mancato di rispetto” si lamentò continuando quella folle corsa.
“Questo Paul perché lo hai offeso” gli fece notare con una pazienza che non credeva di avere;
“Ho solo detto ciò che pensavo di lui” Arthur Rimbaud alzò gli occhi al cielo scuotendo la testa. Avrebbero dovuto lavorare parecchio su quell’aspetto del carattere del compagno;
“Durante una riunione, soprattutto se fatta con esponenti delle alte sfere, non sempre la sincerità è opportuna” il biondo arrestò la propria corsa ma solo per rivolgergli un’occhiata confusa e quasi delusa;
“Mi stai dicendo che bisogna mentire?”
“Non mentire, ma prestare attenzione alle proprie parole. A volte la lingua può essere un’arma più pericolosa e affilata di una spada” Verlaine non sembrò molto convinto;
“Quindi che dovrei fare? Annuire e restare in silenzio? Anche se in fondo è quello che ci si potrebbe aspettare da un mostro senza un’anima. Arthur preferì ignorare la seconda parte di quel commento.
“Devi imparare a leggere l’atmosfera, fare attenzione ad ogni particolare, ogni movimento del corpo, o pausa nella conversazione. Sei un agente segreto ora”
“Non ufficialmente”
“Sei il mio partner”
Gli sorrise sperando di essere riuscito a calmarlo.
“Alla prossima riunione farò più attenzione” annunciò solennemente per poi aggiungere;
“Se il primo ministro mi rivolge ancora la parola posso ammazzarlo e farlo passare per un incidente?”
Rimbaud scosse la testa;
“Lo sai che non ammazziamo indiscriminatamente”
“Ha osato dire che sono la tua ragazza”